Verso la ricerca di una corretta pulizia dentale spesso si abbina l’uso dello spazzolino da denti (almeno tre volte al giorno) all’uso del filo interdentale, con il quale è possibile rimuovere in maniera efficace residui di cibo che si infilano tra i denti. Oltre a questi due strumenti molto noti, negli ultimi anni se ne sta affermando un terzo che non vuole sostituire i primi due, ma vuole affiancarli per una pulizia della cavità orale ancor più completa.
Stiamo parlando dello “spara acqua” (non è la pistola che si usa sulle spiagge) il suo vero nome è idropulsore. E’ uno strumento che i nostri dentisti utilizzano da anni per pulire i denti dei loro clienti, ma solo negli ultimi anni questo è stato introdotto nel mercato domestico. Questo idropulsore è in grado di emettere un getto d’acqua (che si può miscelare anche con del collutorio) fino ad una frequenza di 3.000 pulsazioni al minuto. Grazie alla sua forza è possibile rimuovere placca e residui di cibo da denti, gengive, ponti e impianti dentali.
Denti freschi
La sensazione di freschezza che dono ai denti e la praticità maggiore rispetto al classico filo interdentale è evidente, e più di una persona è tentata dal sostituire il filo con l’idropulsore, quindi come dovremmo comportarci realmente? In generale possiamo dire che il vero nemico della igiene orale risiede nella fretta e nella disattenzione di come puliamo i nostri denti. Sempre più persone ignorano completamente le regola basilari da seguire per una corretta igiene orale. I risultati dell’incuria o di una pulizia effettuata in modo non ottimale sono smalto rovinato o sporco, gengivite, carie, alito cattivo e piorrea.
Quindi molti si chiedono “Bene, allora per una corretta pulizia dentale devo usare il filo interdentale o l’idropulsore? In questo più di un dentista ci è venuto incontro per risolvere la questione. E’ opinione comune tra i dentisti che l’idropulsore non possa in alcun modo sostituire il filo interdentale. Se utilizzato in maniera corretta un idropulsore può coadiuvare l’uso di altri strumenti come il filo interdentale, lo spazzolino (elettrico o manuale) e il collutorio. Inoltre il corretto utilizzo di un idropulsore può diminuire il sanguinamento delle gengive e migliorarne la sua salute, ma solo se utilizzato in modo corretto.
Non sostituisce, ma si abbina
Purtroppo però non è in grado di rimuovere la placca batterica, cosa che invece è possibile fare utilizzando un movimento meccanico, possibile solo tramite l’uso regolare di un filo interdentale. Come detto quindi l’idropulsore va utilizzato in modo corretto, per non creare danni alle nostre gengive. Diciamo che di regola il getto va regolato ottenendo un angolo acuto rispetto alla gengiva, questo aiuta a rimuovere molti dei residui grossi di cibi, poi tramite l’utilizzo di uno spruzzo a docciarella le si possono coccolare. Se invece le gengive sono già affette da problemi e infiammazioni la soluzione migliore è quella di utilizzare dentifricio medicato o un gel che riduca la carica batterica.
Ogni strumento ha i suoi pro e i suoi contro dunque. Una corretta procedura di lavaggio dei denti prevede prima il passaggio dello spazzolino, poi quello del filo interdentale e poi quello dell’idropulsore per rimuovere definitivamente quello che il filo ha spostato. L’idropulsore quindi non sostituisce il filo interdentale, ma lo accompagna per una corretta pulizia. Siccome poi lavare i denti è considerata una pratica noiosa, questo può essere da stimolante per una corretta pulizia, essendo facile e pratico da usare.