Forse scrivendo Collutorio non ti sei reso conto o pensi in modo errato che la forma corretta per scrivere questa parola sia erroneamente Colluttorio. La parola però va scritta con una sola t, derivando dal latino collùtus. Conoscere questo è il primo passo per eliminare non solo la placca, ma anche qualche piccolo errore grammaticale.
Ma forse starai pensando che sei finito su un articolo di grammatica, sbagliato, era solo una piccola premessa, un appunto doveroso, in quanto in giro su internet, che sembra essere diventato il dizionario Zanichelli per eccellenza, si trova spesso e volentieri la parola scritta in maniera errata. Quello però di cui vogliamo interessarci sono il suo utilizzo, come e quando e i suoi benefici. Il collutorio, abbinato al dentifricio e al filo interdentale è un utile strumento da utilizzare per una completa e corretta pulizia della cavità orale, ma soprattutto per combattere la carie.
Una storia antica
Pensi che il collutorio sia una invenzione moderna? Non è così, o meglio lo è solo in parte. Il collutorio che oggi tutti noi conosciamo è un’invenzione dell’era moderna, ma già gli antichi greci ne facevano già uso (utilizzando il latte dell’asino) come anche i romani (pensavano che l’urina umana avesse degli effetti benefici…). Almeno questa pratica ha portato delle buone maniere nell’italiano medio che è abituato a sentire, meno a fare, un risciacquo dei denti con il collutorio dopo i pasti. Il principale elemento che costituisce i collutori moderni è l’ammoniaca, lo sapevi?
Purtroppo il suo gusto non è famoso ed è proprio la presenza dell’ammoniaca a renderlo così sgradevole e pericoloso da ingerire. Nel corso degli anni è comunque migliorato o si è cercato di migliorare la sensazione che da alla nostra bocca. Oggi l’ammoniaca presente nei collutori viene prodotta in laboratorio, in maniera artificiale, risultando quindi meno dannosa e inodore rispetto ad un tempo. Ma a cosa serve il collutorio? Esso è un ottimo coadiuvante a supporto della nostra igiene orale e che previene anche i cattivi odori. Il suo utilizzo è molto efficace in quanto è in grado di raggiungere zone che lo spazzolino non è in grado di raggiungere. Hai mai provato a spazzolare l’interno delle guance o la parte posteriore della gola?
Uno strumento indispensabile
Ovviamente no e non è nemmeno possibile, ecco perché si rende indispensabile l’uso frequente del collutorio. Il successo del collutorio è anche dovuto oltre che alla sua efficacia, anche alla semplicità di utilizzo. Infatti, a seconda del produttore, basta versarne la quantità giusta all’interno di un misurino, portarla alla bocca e sciacquare per circa 30–60 secondi. Alla fine si espelle dalla bocca e si risciacqua con acqua. Tutto qui. Questa pratica aiuta a migliorare la salute delle gengive eliminando la maggior parte dei batteri che si annidano tra i nostri denti.
Sarebbe possibile anche non risciacquare la bocca dopo l’uso del collutorio, in quanto i suoi residui continuerebbero ad offrire una azione igienizzante per tutta la bocca, ma in questo caso si deve far attenzione a non bere per almeno 10 minuti dopo che si è sciacquata la bocca con il collutorio. Quando va usato il collutorio, prima o dopo lo spazzolino? Il dibattito purtroppo in questo caso è ancora apertissimo e non è ancora stato dimostrato quale sia la soluzione migliore. Non essendo ancora sicuri io consiglio di praticare entrambe le fasi, almeno non ci resta il dubbio se abbiamo fatto bene o meno.